Lanciata la nuova indagine sulla patologia mai effettuata

25 Giugno 2022

incidentalomi-surrenalici

L’Università di Torino e l’Università di Wurzburg hanno avviato uno studio retroattivo a livello internazionale che indaga le prime specifiche degli incidentalomi surrenalici, ovvero tumori di scoperta occasionale che proliferano nella ghiandola del surrene. La ricerca ha avuto inizio nel corso del 2015 grazie anche alla collaborazione con centri afferenti all’European Network for the Study of Adrenal Tumors (ENSAT) ed è stata pubblicata su Lancet Diabetes & Endocrinology, prestigiosa rivista inglese di stampo scientifico.

Incidentalomi surrenalici: i progressi dello studio finora

I tumori surrenalici sono definiti “incidentalomi” in quanto vengono spesso diagnosticati in modo inaspettato durante esami radiologici effettuati per ragioni diverse che, quindi, ignorano uno specifico sospetto del tumore surrenalico. Questo tipo di tumore è sfortunatamente molto diffuso nella popolazione, eppure la loro scoperta è ancora troppo spesso inattesa. 

Come riportato nello studio diretto dai Proff. dell’Università di Torino Massimo Terzolo e Giuseppe Reimondo, nella popolazione dei pazienti con patologia surrenalica è stato registrato un eccesso di mortalità dovuto a una produzione autonoma e non regolata di cortisolo, l’ormone delle ghiandole endocrine surrenali. 

L’indagine è riuscita a dimostrare per la prima volta che la probabilità di morte relativa agli adenomi surrenalici varia per età e sesso: infatti, si osserva che le donne di età inferiore ai 65 anni che producono cortisolo in modo autonomo hanno un rischio di morte significativamente maggiore rispetto agli uomini con età maggiore di 65 anni che, invece, non presentano alcun incremento specifico. La probabilità di morte osservata nelle donne over 65 può arrivare fino a un incremento 4 volte maggiore. 

Un puntuale approccio diagnostico e terapeutico implica un impiego sempre più capillare di esami d’immagine specifici per i tumori surrenalici, aumentando la consapevolezza dei cittadini e, in particolare, della popolazione adulta. Più esami vengono effettuati, più alta sarà la frequenza di scoperta non più occasionale degli adenomi in questione: l’aumento quantitativo di diagnosi precise registra già un incremento che varia tra il 5% e il 10%.

In collaborazione con ENSAT, l’European Society of Endocrinology (ESE) ha pubblicato nel 2016 delle linee guida secondo cui i pazienti che presentano una secrezione non regolata di cortisolo dovrebbero essere considerati a maggior rischio cardiovascolare. Studi precedenti, infatti, avevano già messo in correlazione la produzione autonoma di cortisolo e certe comorbidità caratteristiche della sindrome di Cushing, quali ipertensione, obesità e diabete. 

Lo studio coordinato dall’Università di Wurzburg e dall’Università di Torino in collaborazione con ENSAT è stato avviato proprio per confutare o meno l’associazione di correlazione tra secrezione autonoma di cortisolo e incidentaloma surrenalico. L’indagine sta prendendo in considerazione oltre 3600 pazienti in 15 Paesi diversi.

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