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Insonnia cause e rimedi

L’insonnia è un problema comune e molto diffuso che va molto spesso a peggiorare la nostra qualità di vita. Nel nostro articolo vedremo di cosa si tratta, quali possono essere le cause e che rimedi si possono adottare.

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Il sonno e la sua importanza

Trascorriamo normalmente ben un terzo della nostra vita dormendo. Durante il sonno andiamo a rigenerare le nostre capacità cognitive, rinforziamo il sistema immunitario e ripariamo i tessuti danneggiati. Diversi studi hanno dimostrato che se si priva un animale del sonno si ha un progressivo danno organico che porta alla morte. Da ciò si evince l’importanza del sonno come funzione fisiologica fondamentale per mantenere l’omeostasi e garantire il corretto funzionamento di organi e tessuti.

Il sonno è composto da due grandi stadi: sonno REM e sonno NON REM. Si è visto che il sonno NREM sia fondamentale per la riorganizzazione delle funzioni vegetative, termoregolatorie e omeostatiche. Invece il sonno REM ha una funzione principalmente di maturazione celebrale e regolatoria delle funzioni cognitive come la memoria per esempio. Durante il sonno REM le informazioni si riorganizzano e si consolidano permettendo così la memorizzazione del ricordo.

Nel sonno REM si ha la produzione dei sogni che vengono sfruttati dalla psicoanalisi per conoscere l’inconscio che normalmente va a condizionare i nostri comportamenti coscienti. 

Cos’è l’insonnia

L’insonnia è un disturbo del sonno. Si è insonni quando si ha difficoltà ad addormentarsi oppure se si hanno risvegli notturni frequenti o se si dorme poche ore e si ha poi sonnolenza durante il giorno. Quindi per essere definiti insonni non solo si deve dormire poco e/o male ma si deve avere anche sonnolenza al mattino e/o durante la giornata. Abbiamo diverse tipologie di insonnia a seconda della fase del sonno maggiormente inficiata.

  • Insonnia iniziale: si ha quando si ha difficoltà a prendere sonno;
  • Insonnia intermedia: si ha quando ci si sveglia a metà notte e si ha poi difficoltà a riaddormentarsi;
  • Insonnia terminale: si ha quando ci si sveglia molto presto e non si riesce più a prendere sonno.

Cause dell’insonnia

È raro che l’insonnia sia una patologia primaria. Nella maggior parte dei casi è secondaria ad altre condizioni patologiche che possono essere di natura psichica o fisica oppure possono riguardare stili di vita sbagliati e cattive abitudini.

La causa principale dell’insonnia è la volontaria deprivazione di sonno, dovuta proprio a stili di vita errati. Per esempio si può essere insonni se si va a letto sempre in orari diversi, se si mangiano pietanze difficili da digerire la sera, se si fanno lunghissimi pisolini durante il giorno, se si guarda la tv o si gioca al pc o con lo smartphone quando si è a letto.

Tra le malattie che possono provocare insonnia abbiamo invece:

  • OSAS ovvero le apnee notturne: si tratta dell’ostruzione delle prime vie aeree parziale o completa che provoca l’arresto involontario del flusso di aria mentre si dorme per almeno 10 secondi. Tutto ciò ha ripercussioni gravi a livello cerebrale, cardiaco e polmonare oltre che ha provocare sonnolenza diurna importante;
  • Sindrome delle gambe senza riposo: consiste nella presenza di fastidio alle gambe solo quando si sta sdraiati e tale fastidio scompare quando si muovono le gambe. Ovviamente tale disturbo altera il sonno;
  • Ipertiroidismo: si ha un aumento della produzione degli ormoni tiroidei. Ciò provoca palpitazioni, aumento della peristalsi intestinale, tremori, ansia, calo di peso e proprio anche insonnia;
  • Cefalea: soprattutto la cefalea tensiva dovuta ad una contrattura muscolare può inficiare la qualità del sonno, ma è anche vero che la privazione di sonno non fa altro che aumentare gli episodi di cefalea, si crea quindi un circolo vizioso che è difficile da eradicare se non se ne individuano per bene le cause. In tali casi può essere utile effettuare una visita neurologica in modo anche da non andare a cronicizzare la cefalea individuando la terapia più adatta;
  • Sindrome depressiva: diversi studi affermano che chi soffre di ansia e depressione sia più soggetto ad essere insonne, e allo stesso modo chi soffre di insonnia è più propenso a sviluppare sintomi ansiosi o depressivi;
  • Dermatite atopica: si è visto che le persone che sono affette da dermatite atopica hanno più spesso disturbi del sonno. Si addormentano infatti con maggiore difficoltà e si svegliano più frequentemente, tanto che al mattino si sentono molto più stanchi della sera precedente. Questo probabilmente è dovuto al disturbo irritativo cutaneo diffuso e alla sensazione di prurito o bruciore cutaneo;
  • Sindrome premestruale o la menopausa: il disturbo del sonno in questi casi è dovuto fondamentalmente agli sbalzi ormonali tipici durante il periodo premestruale e durante la menopausa. Le variazioni nei livelli di estrogeni provoca una diminuzione dei valori della serotonina che provoca un’alterazione del ritmo sonno-veglia.

Ricapitolando possiamo affermare che:

Insonnia iniziale: riconosce tra le sue cause principali la scarsa igiene del sonno, la sindrome delle gambe senza riposo, l’ansia, l’uso di sostanze psicostimolanti (per esempio troppi caffè in una giornata), lo stress psicosociale.

Insonnia centrale o terminale: può essere causata da depressione, malattie internistiche, sindromi dolorose, uso eccessivo di alcol, farmaci, russamento e apnee, disturbi ambientali, mioclono.

Quali rimedi per l’insonnia

Possiamo suggerire:

  • Andare a letto e soprattutto alzarsi sempre alla stessa ora;
  • Andare a letto solo se si ha sonno, se non si riesce a dormire è meglio alzarsi, andare in un’altra stanza e distrarsi con qualcosa di rilassante;
  • Usare il letto solo per riposare;
  • Non fare pisolini nel pomeriggio per cercare di recuperare il sonno perso durante la notte;
  • Non fare esercizi fisici impegnativi o attività mentali complesse prima di andare a letto;
  • Non dormire sul divano davanti la tv;
  • È importante che la stanza da letto non sia troppo calda o troppo fredda;
  • Evitare caffè, tè, cioccolata e coca-cola prima di andare a letto;
  • Non bere alcolici.
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Terapie farmacologiche:

  • Benzodiazepine: si usano solo nell’insonnia grave o se si sta vivendo un particolare stress. È meglio assumere una bdz a brevissima emivita in modo da addormentarsi rapidamente ed evitare gli effetti collaterali. Ricordiamo però che tali farmaci tendono ad indurre dipendenza e assuefazione quindi è importante assumerli per brevi periodi di tempo;
  • Farmaci Z: sono nuovi e funzionano in modo simili alle bdz. Si chiamano Farmaci Z perché iniziano tutti con la lettera Z: Zolpidem, Zoplicone, Zapelon. Anche per questi è meglio non abusarne e non prenderli per lunghi periodi;
  • Melatonina: è un ormone naturale e aiuta a regolare il ciclo del sonno.
  • Antistaminici: hanno l’effetto di causare sonnolenza che può durare anche per tutto il giorno, per questo se ne sconsiglia l’uso se non strettamente necessario.
Fonti
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Nota: Il contenuto del presente articolo non è inteso né raccomandato come sostituto di consigli, diagnosi o trattamenti medici. Pertanto è sempre necessario chiedere il parere di un medico in merito a qualsiasi domanda, condizione clinica, trattamento o argomento trattato nel presente documento. Doctorium non si assume nessuna responsabilità sull'utilizzo autonomo delle informazioni indicate.
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