Obesità

3 Marzo 2024

Comprendere l’Obesità: Definizione, Prevalenza, Cure e Impatti Fisici e Psicologici

L’articolo “Obesità” è a cura della Dott.ssa Chiara Di Loreto – Medico Specialista in Endocrinologia (profilo LinkedIn)

Che cos’è l’obesità

L’obesità non è un problema estetico. E’ una malattia cronica progressiva e recidivante che aumenta il rischio di patologie cardiovascolari, renali, oncologiche e respiratorie.

Spesso si accompagna o è essa stessa causa di altre condizioni morbose come il diabete mellito di tipo 2, l’ipertensione arteriosa, la cardiopatia ischemica che, in varia misura, peggiorano la qualità di vita e ne riducono la durata.

Prevalenza dell‘obesità

Rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale considerato che la sua prevalenza è in costante e preoccupante aumento. L’aumento, purtroppo, non si registra solo nei Paesi occidentali ma anche in quelli a basso-medio reddito. 

In Italia si possono stimare in circa 4 milioni le persone adulte obese.

Nessun Paese, fino ad oggi, ha invertito la sua epidemia di obesità, anche se si stanno registrando alcuni segnali di cambiamento positivo che derivano, principalmente, da un appiattimento della prevalenza dell’obesità dell’infanzia

Tuttavia, anche dove ci sono stati progressi, si segnala un aumento delle disuguaglianze nella prevalenza dell’obesità.

I gruppi socialmente vulnerabili sono, infatti, più colpiti dall’obesità principalemente per due motivi:

1. Hanno meno accesso all’educazione e a corrette informazioni su stili di vita e salute

2. Vivono, di solito, in zone che non facilitano uno stile di vita attivo.

Molto spesso, inoltre, i cibi più economici hanno minore qualità nutrizionale ed elevata densità energetica, rendendo difficile l’adozione di un’alimentazione sana ed equilibrata.

Indice di massa corporea (IMC) e la sua importanza nella diagnosi dell’obesità

L’indice di massa corporea (IMC o BMI dall’inglese Body Mass Index) è uno strumento fondamentale utilizzato per valutare la quantità di grasso corporeo in relazione al peso e all’altezza di un individuo. Questo indicatore permette di classificare le persone in diverse categorie di peso, come sottopeso, normopeso, sovrappeso e obesità.

Calcolare l’IMC è semplice: basta dividere il peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza in metri. Questo calcolo ci fornisce un dato che può essere letto utilizzando i valori sottostanti

< 18.5: SOTTOPESO

da 18.5 a 24,99: NORMOPESO

da 25 a 29,99: SOVRAPPESO

da 30 a 34,99: OBESITÀ DI PRIMO GRADO

da 35 a 39,99: OBESITÀ DI SECONDO GRADO

40: OBESITÀ SEVERA

Quindi un IMC compreso tra 18,5 e 24,9 è considerato normopeso, mentre un valore tra 25 e 29,9 indica sovrappeso. Un IMC pari o superiore a 30 è classificato come obesità, con ulteriori sottocategorie per definire i vari gradi di obesità.

Utilizzare l’IMC come parametro è importante perché consente di identificare precocemente le persone a rischio di sviluppare comorbidità associate all’obesità e di intervenire tempestivamente con strategie preventive e terapeutiche.

Perdita di peso: strategie e consigli per raggiungere un peso sano

La perdita di peso è un obiettivo comune per molte persone che cercano di migliorare la propria salute e ridurre i rischi associati all’obesità. Per ottenere una perdita di peso efficace e sostenibile, è importante adottare un approccio equilibrato che combina alimentazione sana, attività fisica regolare e supporto comportamentale. Una dieta equilibrata dovrebbe includere una varietà di alimenti nutrienti e di stagione, con un’adeguata proporzione di proteine, carboidrati complessi e grassi sani.

Ridurre l’assunzione di zuccheri aggiunti, bevande zuccherate e cibi ad alta densità calorica è fondamentale per creare un deficit calorico necessario per la perdita di peso. L’attività fisica regolare, come camminare, correre, nuotare ecc., aiuta a bruciare calorie e a migliorare la composizione corporea. Integrare esercizi di resistenza può anche aiutare a mantenere la massa muscolare durante la perdita di peso.

Il supporto psicologico, come la terapia comportamentale o i gruppi di sostegno, può essere utile per affrontare le sfide emotive legate alla perdita di peso e per mantenere la motivazione a lungo termine. Raggiungere e mantenere un peso sano richiede impegno, ma i benefici per la salute e il benessere complessivo ne valgono sicuramente la pena.

Il ruolo del metabolismo nell’obesità

Il metabolismo svolge un ruolo cruciale nell’obesità, influenzando la velocità con cui il corpo brucia calorie e utilizza l’energia. Il metabolismo basale, che rappresenta la quantità di energia necessaria per mantenere le funzioni vitali a riposo, può variare significativamente tra le persone.

Alcuni individui hanno un metabolismo più lento, il che significa che bruciano calorie a un ritmo più lento, rendendo più facile l’accumulo di grasso corporeo. Diversi fattori possono influenzare il metabolismo, tra cui la genetica, l’età, la composizione corporea e i livelli di attività fisica. Per aumentare il metabolismo, è importante adottare uno stile di vita attivo che includa sia esercizi aerobici che di resistenza.

Anche una dieta equilibrata e ricca di nutrienti può sostenere un metabolismo sano, fornendo al corpo l’energia e i nutrienti necessari per funzionare in modo ottimale. Capire il proprio metabolismo e come influisce sulla gestione del peso può aiutare a sviluppare strategie personalizzate per prevenire e trattare l’obesità.

L’impatto psicologico dell’obesità

L’obesità non rappresenta solo una condizione organica e non determina esclusivamente ricadute sul piano fisico, ma ha anche un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere emotivo. Le persone che lottano con l’obesità possono sperimentare una serie di sfide psicologiche, tra cui bassa autostima, ansia e depressione.
La stigmatizzazione sociale e il pregiudizio contro l’obesità possono aggravare questi problemi, portando a sentimenti di isolamento e discriminazione.

È importante riconoscere che l’obesità è una condizione complessa influenzata da molteplici fattori e che non riflette la forza di volontà o il valore personale di una persona. Affrontare l’impatto psicologico dell’obesità richiede un approccio olistico che includa il supporto emotivo e psicologico.

La terapia cognitiva comportamentale (CBT) è un’opzione efficace per aiutare le persone a sviluppare strategie di coping e a migliorare la loro relazione con il cibo e il corpo. I gruppi di supporto e le reti sociali possono anche offrire un ambiente di comprensione e incoraggiamento, dove le persone possono condividere le loro esperienze e trovare sostegno reciproco.

Migliorare la salute mentale e affrontare le sfide emotive legate all’obesità è fondamentale per il successo a lungo termine nella gestione del peso e per promuovere una vita più felice e soddisfacente.

Il sistema endocrino e l’infiammazione nell’obesità

Il sistema endocrino e l’infiammazione giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella progressione dell’obesità.

Il sistema endocrino, che comprende le ghiandole che producono ormoni regolatori del metabolismo, è strettamente legato al bilancio energetico e alla distribuzione del grasso corporeo. Gli squilibri ormonali, come quelli legati all’insulina, alla leptina e al cortisolo, possono contribuire all’accumulo di grasso e alla difficoltà nella perdita di peso.

L’insulina, ad esempio, è un ormone chiave nel metabolismo del glucosio e dei lipidi; l’insulino-resistenza, una condizione comune nelle persone obese, porta a livelli elevati di insulina nel sangue, favorendo l’immagazzinamento di grasso e aumentando il rischio di diabete di tipo 2.

L’infiammazione cronica di basso grado è un’altra caratteristica dell’obesità che può avere effetti deleteri su vari organi e sistemi corporei. Le cellule adipose, specialmente quelle localizzate nella zona addominale, rilasciano citochine infiammatorie che possono contribuire all’infiammazione sistemica.

Questa infiammazione persistente può danneggiare i tessuti e gli organi, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, steatosi epatica non alcolica e altre complicazioni legate all’obesità. Ridurre l’infiammazione attraverso la perdita di peso, una dieta anti-infiammatoria e l’attività fisica regolare può migliorare significativamente la salute generale e ridurre il rischio di malattie croniche associate all’obesità.

Cure per l‘obesità

Le strategie per contrastare l’obesità si basano innanzitutto sulla prevenzione e sulla cura con corretta alimentazione e attività fisica. Negli ultimi anni sono sempre più i grandi obesi che ricorrono alla chirurgia bariatrica.

Inoltre, più di recente, è possibile anche un innovativo trattamento farmacologico dell’obesità con una classe di farmaci già nota da anni per la terapia del diabete, ma che può essere impiegata, con un dosaggio differente, anche nella terapia dell’obesità: gli agonisti recettoriali del GLP-1.

Avvertenze per la cura

Che si tratti di un regime alimentare o della terapia farmacologica, bisogna sempre esigere il massimo rigore e la massima attenzione da parte del clinico prescrittore.

Un regime alimentare supervisionato non può prescindere dalla conoscenza approfondita delle condizioni di salute generali del paziente.

Lo stesso e forse, a maggior ragione, vale per il trattamento farmacologico: benchè alcuni farmaci siano prescrivibili da molti medici, specialisti e non, l’esperienza di uso da oltre 15 anni di certe classi di farmaci appartiene solo ad alcune figure specialistiche, che ne conoscono il potenziale, i limiti, gli effetti collaterali e negli anni hanno imparato ad individuare strategie per garantire successo terapeutico e gestire gli effetti collaterali.

Affidarsi allo specialista giusto favorisce l’aderenza e l’efficacia terapeutica!

Fonti Bibliografiche

  • Dati sorveglianza PASSI- ISS – 
  • 2 Dati PNP 2020-2025)
  • Dati ISS “farmaci per il trattamento dell’obesità autorizzati al commercio in Italia. 

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