Effetto sprint del covid sulla telemedicina

30 Giugno 2022

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Durante la pandemia Covid-19, la telemedicina si è rivelata un grande alleato nell’erogazione dei servizi sanitari, poiché ha permesso di contenere la trasmissione del virus e, al contempo, di garantire ai pazienti le prestazioni mediche a distanza, continuando a fornire assistenza e cure adeguate.

L’importanza durante la pandemia

Il periodo di pandemia da Covid-19 ha costretto milioni di persone a rimanere nella propria abitazione per mesi, portando a cambiamenti considerevoli nelle abitudini, nei comportamenti e nei ritmi di vita degli individui. Durante le fasi di lockdown, la tecnologia e il mondo digitale sono stati protagonisti indiscussi della nostra quotidianità, dallo smart working agli e-commerce, e secondo alcuni studi anche in ambito medico.

Secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano sulla Connected Care nell’emergenza Covid-19, tre medici specialisti su quattro hanno sottolineato l’enorme aiuto dato dalla telemedicina durante la fase più acuta della diffusione del virus. I dispositivi tecnologici e digitali, infatti, sono stati fondamentali per mantenere l’interazione medico-paziente e garantire assistenza medica online. 

Secondo Mariano Corso, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità, le tecnologie digitali possono fare la differenza in tutte le fasi di prevenzione, accesso, cura e assistenza dei pazienti, al fine di aiutare il personale sanitario nelle decisioni cliniche e le strutture sanitarie nella continuità di cura e nell’operatività. Durante l’emergenza Covid-19, infatti, il sistema sanitario ha aumentato l’utilizzo delle tecnologie digitali per gestire al meglio la pandemia, contenere il contagio, ridurre le ospedalizzazioni e gestire i pazienti sul territorio, in modo da diminuire al massimo la trasmissione del virus. In questo modo, è stato possibile sviluppare un modello di sanità più connesso e sostenibile, in grado di incrementare l’uso della tecnologia per un’efficiente erogazione dei servizi sanitari.

Com’è cambiato il rapporto medico-paziente con la telemedicina

La rapida trasmissione del Covid-19 ha spinto medici e pazienti alla ricerca di nuovi modi per comunicare efficacemente tra loro, trovando nei canali digitali un valido alleato per mantenere la loro interazione, riscoprendo l’utilità di dispositivi che prima dell’emergenza erano piuttosto ignorati. Oltre al telefono, che rappresenta il principale canale di contatto tra medico e paziente, la ricerca dell’Osservatorio Sanità ha portato alla luce l’incremento di altri strumenti, come:

  • mail: il 91% vorrebbe utilizzare questo strumento in futuro;
  • WhatsApp: utilizzato dal 66% dei pazienti, con un incremento del 10% rispetto al periodo pre-pandemia;
  • piattaforme di collaboration: ad esempio Skype o Zoom, utilizzati dal 38% dei medici di medicina generale e dal 47% dei medici specialisti.

Secondo Chiara Sgarbossa, Direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità, l’emergenza sanitaria ha portato a un punto di svolta nell’utilizzo da parte dei medici di strumenti digitali di comunicazione con il paziente. In futuro, è importante che sia il medico stesso a proporre questo tipo di piattaforme ai propri pazienti, in aggiunta ai canali fisici e tradizionali.

Fonte:

Osservatori Politecnico https://www.osservatori.net/it/ricerche/osservatori-attivi/sanita-digitale

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