Glicemia alta: diagnosi e trattamento
13 Gennaio 2022
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Dott.ssa Chiara Di Loreto
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La società moderna con i suoi ritmi ci inducono spesso ad assimilare abitudini errate e regimi alimentari squilibrati che inficiano gravemente la capacità del nostro corpo nel regolare i livelli di glicemia. Se poi a tutto ciò si aggiunge la predisposizione genetica, il rischio di sviluppare il diabete è molto alta.
Oggi vi sono circa 415 milioni di persone affette da diabete nel mondo. Secondo stime recenti, queste cifre aumenteranno notevolmente entro il 2040. Nel nostro articolo vedremo cos’è la glicemia, perché i suoi livelli aumentano e cosa fare per tenerli sotto controllo.
Cos’è la glicemia
La glicemia è il livello di glucosio presente nel nostro sangue. Il glucosio è la principale fonte di energia per il nostro organismo ed è fondamentale per le cellule nervose in particolare. I livelli di glicemia vengono regolati da un sistema molto complesso che è in grado di abbassare o alzarne i livelli nel sangue. Parliamo dell’insulina e del glucagone.
I livelli medi di glicemia devono mantenersi intorno ai 60 e i 130 mg/dl nell’arco di una giornata quindi anche dopo aver mangiato. In caso di digiuno vanno dai 70 e ai 110 mg/dl. Se invece si hanno picchi a digiuno tra i 100-125 mg/dl, oppure si superano i 126 mg/dl si ha glicemia alta. In questi casi bisogna intervenire con l’obiettivo di evitare la possibile insorgenza del diabete.
Perché si ha la glicemia alta: cause
La glicemia alta si verifica principalmente a causa di un’alterata secrezione o funzionamento dell’insulina, un ormone chiave prodotto dal pancreas che regola il livello di zucchero nel sangue. Quando questo processo è alterato, si sviluppa una condizione nota come diabete.
Nello specifico, il diabete mellito conclamato, che può portare a complicazioni come il piede diabetico, rappresenta una delle cause più comuni di iperglicemia. In aggiunta, l’insulino-resistenza, una condizione in cui le cellule del corpo non rispondono efficacemente all’insulina, è un’altra causa importante dell’innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue.
Una genetica predisposizione o una storia familiare di diabete possono aumentare significativamente il rischio di glicemia alta. Il consumo eccessivo di carboidrati, una dieta ricca di alimenti ad alto indice glicemico, e la scarsa o nulla attività fisica contribuiscono ulteriormente a questa condizione.
Lo stress, particolarmente quello cronico, influisce sui livelli di zucchero nel sangue attraverso il rilascio di cortisolo, l’ormone dello stress. Stress dovuti a interventi chirurgici, infezioni o malattie gravi esacerbano questo effetto. Anche fattori quali il consumo di alcol e il fumo giocano un ruolo nel modulare i livelli di zucchero nel sangue.
Periodi prolungati di disidratazione possono causare un aumento della glicemia, così come l’assunzione di certi farmaci, in particolare i cortisonici, che imitano l’effetto del cortisolo.
La gravidanza rappresenta un altro fattore di rischio, poiché può portare al diabete gestazionale, una forma temporanea di diabete che si manifesta durante la gestazione.
Che sintomi si hanno con la glicemia alta
Vi sono una serie di sintomi che fungono da campanelli di allarme se si hanno livelli di glucosio alti nel sangue.
Tra questi abbiamo:
- Gola e bocca secca
- Desiderio continuo di bere acqua
- Vista appannata
- Stanchezza
- Mal di testa
- Il bisogno di fare più spesso la pipì
- La comparsa di infezioni frequenti della pelle o delle mucose come per esempio la candida.
Come contrastare la glicemia alta
Per gestire efficacemente la glicemia alta, è essenziale apportare cambiamenti significativi alle abitudini alimentari ed è raccomandato consumare alimenti con un basso indice glicemico. Esempi includono frutta con ridotto contenuto di zuccheri, come le mele verdi, e l’incremento del consumo di legumi, cereali integrali e verdure quali finocchi, zucchine, radicchio e lattuga.
L’olio d’oliva extravergine è preferibile per i suoi benefici cardiovascolari e il suo effetto moderatore sui livelli di glucosio. Alimenti ricchi di omega-3, come lo sgombro e le sarde, sono vantaggiosi per la salute cardiovascolare e possono aiutare nella gestione del glucosio.
Anche le proteine magre, come il petto di pollo e il merluzzo, sono scelte eccellenti.
È utile includere anche alimenti che forniscono vitamine essenziali; per esempio, la vitamina C negli agrumi, la vitamina A nei frutti rossi e la vitamina E nel mais. I flavonoidi, presenti in alimenti come il caffè, il cacao e il tè, possono offrire benefici antiossidanti.
Evitare certi alimenti: è importante evitare alimenti ricchi di grassi saturi e trans che possono aggravare il carico di glucosio e influire negativamente sulla salute del cuore. Ridurre il consumo di carboidrati semplici come pasta, pane, pizza e limitare le bevande zuccherate e alcoliche come birra e bevande gassate è altrettanto importante. I cibi “spazzatura”, come insaccati, salumi, hamburger e wurstel, noti per il loro alto indice glicemico, dovrebbero essere evitati.
Esistono alcuni integratori che possono aiutare nel controllo della glicemia. Tra questi abbiamo la barberina (favorisce l’interazione dei recettori dell’insulina e velocizza l’uso del glucosio da parte dei muscoli, inoltre riduce il colesterolo e i trigliceridi), il ginseng (rallenta l’assorbimento dei carboidrati che ingeriamo e favorisce il rilascio dell’insulina), la cannella e l’eucalipto.
Molto utile è l’opunzia perché riesce a bloccare l’assorbimento degli zuccheri nell’intestino.
Consultazione medica e attività fisica: è molto importante avere il parere del proprio medico o meglio, dello specialista endocrinologo, diabetologo o nutrizionista al fine di curare e prevenire l’iperglicemia poiché i danni a lungo termine possono essere molteplici.
L’attività fisica regolare è fondamentale per migliorare la sensibilità all’insulina e per il controllo generale del metabolismo del glucosio.
Relazione tra Glicemia e Altre Condizioni Mediche
Una gestione efficace della glicemia non solo previene le complicazioni del diabete, ma può anche influenzare e migliorare altre condizioni mediche correlate:
1. Malattie Cardiovascolari
La glicemia alta è strettamente correlata a un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. L’iperglicemia cronica può danneggiare le pareti dei vasi sanguigni, potendo causare infarti e ictus. Gestire efficacemente la glicemia può ridurre significativamente il rischio di queste complicanze, migliorando la salute cardiovascolare complessiva.
2. Disfunzione Renale
I reni sono particolarmente vulnerabili agli effetti dannosi dell’iperglicemia.
Nel tempo, l’eccesso di zucchero nel sangue può causare danni ai piccoli filtri nei reni (glomeruli), portando a nefropatia diabetica, una delle principali cause di malattia renale cronica e insufficienza renale.
Mantenendo i livelli di glicemia entro limiti normali, è possibile prevenire o ritardare la progressione della disfunzione renale e migliorare la qualità della vita.
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