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Zenzero: tutte le proprietà, benefici ed effetti collaterali per il nostro organismo

La radice dello zenzero è diventata molto popolare in tutto il mondo negli ultimi anni. Nel nostro articolo vedremo da quale pianta deriva, quali sono le sue principali proprietà benefiche per il nostro organismo. Vedremo inoltre quali sono i meccanismi d’azione e quali possono essere gli effetti collaterali nel caso di assunzione eccessiva.

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Da dove deriva lo zenzero?

Come ben sappiamo la radice dello zenzero è ampiamente usata da secoli nelle cucine di tutto il mondo. Inoltre è largamente menzionata nella letteratura medica tradizionale ayurvedica e cinese. I paesi del sud-est asiatico sono infatti i maggiori produttori della radice. Si pensa che indiani e cinesi lo abbiano usato come tonico per migliaia di anni per curare le malattie.

Il nome “zenzero” o in inglese “ginger” deriva dall’antica parola sanscrita “srngaveram” che si traduce in “radice di corno” per via del suo aspetto. Deriva dalla pianta “Zingiber officinale” che è una pianta tropicale con splendidi fiori verde-viola e con uno stelo profumato noto come rizoma. Esistono oltre 1300 specie diverse di piante di zenzero.

Proprietà dello zenzero

Il suo forte aroma e il suo sapore sono dovuti ai chetoni chiamati gingeroli, un componente primario della radice. È ricco di vitamina C, vitamina B6, micronutrienti come magnesio, potassio, rame, manganese, fibre e acqua. È anche ricco di sostanze fitochimiche e polifenoli. Gingerols, shogaols e paradols sono i tre principali componenti attivi dei terpeni presenti nello zenzero.

Un metabolita primario del gingerolo è noto come (S)-[6]-gingerol-4′- 0-β-glucuronide. Lo zenzero e i suoi metaboliti si accumulano nel tratto gastrointestinale ed esercitano i loro effetti alleviando il dolore grazie alle loro proprietà antinfiammatorie. Calmano il sistema digestivo e alleviano la nausea.

Meccanismo d’azione dello zenzero

Recentemente, la ricerca si è concentrata sul meccanismo d’azione dello zenzero e dei suoi vari componenti. Diversi studi hanno dimostrato le promettenti proprietà preventive dello zenzero contro le malattie croniche, come l’ipertensione e la malattia coronarica, nonché il suo contributo nel miglioramento generale dell’azione del sistema immunitario.

Molti altri studi hanno dimostrato che lo zenzero è capace di esercitare una potente azione antibatterica e antivirale e antiossidante. Inoltre si è visto che è un agente antinfiammatorio, ha azione antinausea e può essere efficace come agente antitumorale.

L’esatto meccanismo non è del tutto chiaro, ma è stato dimostrato che diversi composti attivi dello zenzero hanno attività biologica. Li riassumiamo di seguito:

  • Gingerol e composti correlati al gingerolo: attività antiossidante, attività antitumorale tramite induzione dell’apoptosi e modulazione dell’attività genetica, attività antinfiammatoria e antianalgesica, attività antimicrobica e attività epatoprotettiva;
  • Paradol: proprietà antiossidanti, antitumorali e antimicrobiche;
  • Shogaol: attività antiossidante, antinfiammatoria e antitumorale attraverso l’inibizione dell’invasione cellulare, la riduzione dell’espressione della metalloproteinasi-9 della matrice e l’attività antiproliferativa;
  • Zingerone: attività antiossidante, proprietà antinfiammatorie e antibatteriche;
  • 1-Deidro-10-ginerdone: regolazione dei geni infiammatori;
  • Terpenoidi: induzione dell’apoptosi tramite l’attivazione di p53;
  • Flavonoidi dello zenzero: attività antiossidante.

Come già accennato, lo zenzero è un importante agente antimicrobico. Molti dei suoi componenti sono attivi contro E coli, Salmonella typhi, Bacillus subtilis, Candida albicans, M. avium e M. tuberculosis.

Zenzero e proprietà antiossidanti

Gli antiossidanti aiutano a liberare il corpo dai radicali liberi e a ridurre lo stress ossidativo. Quando si crea una condizione di squilibrio tra produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) e meccanismi di difesa antiossidanti si genera lo stress ossidativo. Se ci si espone a stress ossidativo a lungo si ha l’insorgenza di malattie croniche, come l’artrite reumatoide, il danno da perfusione post-ischemico, l’infarto del miocardio, l’infiammazione cronica e il cancro.

Lo zenzero è fonte di numerosi antiossidanti e svolge un ruolo importante nel ridurre l’ossidazione dei lipidi e la formazione dei radicali liberi. Diversi studi hanno dimostrato infatti la capacità dei composti attivi della radice di zenzero nell’eliminare l’anione superossido, i radicali idrossilici e nell’inibire la perossidazione lipidica in vivo.

Zenzero e proprietà antinfiammatorie

L’infiammazione è un importante meccanismo di risposta immunitaria al danno. È mediata dall’interleuchina-1 (IL-1), dal fattore di necrosi tumorale (TNF) e dalle citochine antinfiammatorie. Molti studi in vivo hanno dimostrato la capacità dello zenzero di sopprimere le citochine pro-infiammatorie e di ridurre l’induzione dei geni infiammatori.

Zenzero come antiemetico

L’esatto meccanismo dello zenzero su nausea e vomito non è chiaro, ma gli studi hanno dimostrato che composti attivi come gingeroli, shogaoli e diterpenoidi possiedono effetti antiserotoninergici e fungono da antagonisti del recettore 5-HT3, noti per svolgere un ruolo nel fornire sollievo dalla sensazione di nausea.

Zenzero e proprietà antitumorali

La crescita cellulare non regolata e lo sviluppo del tumore sono processi complessi che si sviluppano in seguito a molte alterazioni genetiche e metaboliche. È stato dimostrato che i composti attivi dello zenzero controllano lo sviluppo del tumore attraverso la regolazione dei geni oncosoppressori, l’induzione dell’apoptosi e l’inattivazione della segnalazione del VEGF.

Numerosi studi inoltre hanno dimostrato la capacità dei 6-ginerolo nel sopprimere l’iperproliferazione e i processi infiammatori che portano a cancerogenesi, angiogenesi e metastasi. Si è visto che lo zenzero è efficace contro vari tumori gastrointestinali come il cancro gastrico, il cancro del pancreas, il cancro del fegato, il cancro del colon-retto e il colangiocarcinoma.

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Effetti collaterali

La radice dello zenzero è generalmente considerata sicura dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense, in particolare si considera sicura l’assunzione giornaliera fino a 4 grammi al giorno. Se si ingeriscono dosi più elevate potrebbero svilupparsi disturbi gastrointestinali, reazioni allergiche, sanguinamento prolungato, depressione del sistema nervoso centrale e aritmia.

Gli studi hanno dimostrato che in caso di ingestione superiore a 6 grammi, la radice di zenzero può esacerbare disturbi gastrointestinali come reflusso gastrointestinale, il bruciore di stomaco e la diarrea. Può causare tossicità e potenziare la proprietà anticoagulante del warfarin e causare sanguinamento.

Può abbassare la pressione sanguigna, inoltre si è visto che può causare aritmia in un piccolo numero di casi. Aumentando la secrezione di acidi biliari può aggravare la formazione di calcoli biliari.

Fonti:
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Nota: Il contenuto del presente articolo non è inteso né raccomandato come sostituto di consigli, diagnosi o trattamenti medici. Pertanto è sempre necessario chiedere il parere di un medico in merito a qualsiasi domanda, condizione clinica, trattamento o argomento trattato nel presente documento. Doctorium non si assume nessuna responsabilità sull'utilizzo autonomo delle informazioni indicate.
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