Come proteggere i bambini dalle insolazioni estive

4 Giugno 2022

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L’esposizione al sole e il rischio di insolazione rappresentano un problema per le persone di tutte le età, ma in particolar modo per i bambini. Infatti, un colpo di sole può essere generato da una protratta ed eccessiva esposizione diretta ai raggi UV, da evitare che si tratti di bimbi o di adulti. Dunque, le conseguenze dei raggi solari sulla pelle di ciascuno possono essere solo estetiche, come la comparsa di macchie ed eritemi, o di natura ben più grave.

Colpo di sole o insolazione: cosa sono

L’estate è la stagione più bella, amata soprattutto dai più piccoli che possono divertirsi in riva al mare e giocare in compagnia. Però, per vivere nel migliore dei modi tali mesi, è bene essere informati su quali accortezze adottare durante l’esposizione al sole e su come proteggere il proprio bimbo da possibili colpi di calore o insolazioni. Nel caso degli adulti, infatti, è più facile riconoscerne i segnali, mentre nell’infanzia diventa più complesso saperne individuare i sintomi e intervenire per tutelare il piccolo.

I colpi di sole sono causati dall’innalzamento delle temperature e da un’esposizione diretta, prolungata e non protetta ai raggi UV. Di conseguenza, si ha un notevole innalzamento anche della temperatura corporea, fino a raggiungere anche i 38°C. Durante un’insolazione, soprattutto in tenera età, si mettono a rischio molti organi, come il cuore, il cervello e i muscoli. Per riconoscere un’insolazione nei bambini, bisogna far caso ad alcuni sintomi: astenia, vomito, svenimento, crampi muscolari o respirazione accelerata.

Come proteggere i bambini dal sole

Quando si pensa a come proteggere il proprio bimbo dal sole, si provvede subito alla crema solare. Scegliere la giusta protezione, infatti, riduce notevolmente il rischio di insolazione. È bene applicare su tutto il corpo una protezione 50, soprattutto nelle zone più sensibili, come viso, petto e spalle. Inoltre, soprattutto con bimbi irrequieti e movimentati, è consigliabile ripetere la procedura più volte durante la giornata, perché il contatto con acqua e sabbia potrebbe comprometterne l’efficacia della protezione.

Inoltre, è bene alternare momenti al sole con momenti al fresco, magari immergendosi in acqua o spostandosi in un’area ventilata e d’ombra. Anche l’utilizzo di cappellini e magliette di cotone garantisce un’adeguata protezione, ma solo se questi vengono accompagnati dalla crema solare. È consigliato, inoltre, limitare l’attività fisica direttamente al sole, perché potrebbe far affaticare troppo i bambini. È preferibile giocare nelle ore più fresche del tardo pomeriggio. In generale, vale sempre la regola di esporre un bambino al sole con prudenza e solo dopo aver compiuto il primo anno di età.

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