La prima televisita neuropsichiatria e le successive si svolgono in forma di colloquio. È molto importante che la visita si svolga in un clima tranquillo e sereno, soprattutto per il bambino, in quanto il contesto potrebbe influenzare il colloquio stesso.

Durante la televisita è necessario che si instaurino empatia e rispetto tra i genitori del paziente, il paziente stesso, e il medico: non devono esserci pregiudizi. Il genitore deve sentirsi libero di esprimere al meglio i fatti, le sue riflessioni e le emozioni correlate, nonché di porre domande allo psichiatra.

Nel corso del colloquio, il medico raccoglie informazioni importanti; può inoltre osservare e riconoscere una serie di segni che sono indispensabili per fare diagnosi e valutare lo stato psicopatologico. Lo specialista valuta quindi come si presenta il paziente, come si muove, come gioca, come parla ecc.

È necessario ottenere ulteriori informazioni dai genitori, per esempio potrebbero essere necessarie notizie anamnestiche sull’infanzia, oppure c’è bisogno di sapere come il paziente interagisce con gli altri componenti della famiglia.

Solitamente non occorre richiedere esami aggiuntivi. A volte, tuttavia, è necessario prescrivere alcune indagini diagnostiche allo scopo di indagare lo stato generale di salute. Può essere necessario richiedere test psico-diagnostici o neuropsicologici per indagare alcune funzioni mentali e cognitive.

Al termine della televisita, il medico formula la diagnosi e propone una terapia. Spesso questo è un momento molto delicato, poichè si può aver a che fare con pregiudizi nei confronti della terapia dalla possibile natura farmacologica e/o psicologica